Un’Estate di Fuoco
Era una di quelle notti estive, calde e cariche di promesse. Il mare si stendeva davanti a noi, scuro e misterioso, mentre le onde accarezzavano la sabbia. Io, Luca e Giulia, amici di vecchia data, eravamo lì, un po’ brilli dopo una serata passata tra risate e alcol. Ma sotto la superficie, c’era un’elettricità palpabile. Quella sera qualcosa sarebbe successo.
Giulia indossava un bikini nero che metteva in mostra ogni curva, il seno sodo e le gambe lunghe e abbronzate. Luca, con il suo fisico scolpito e quel sorriso malizioso, non distoglieva lo sguardo da lei. E io? Mi sentivo al centro di un gioco proibito, eccitato e pronto a lasciarmi andare.
Il Gioco si Fa Pericoloso
Luca tirò fuori una bottiglia di rum e ci versò un altro giro. Il suo sguardo si fece più intenso.
“Perché non facciamo un bagno di mezzanotte?” propose Giulia, mordendosi il labbro inferiore.
“Che aspettiamo?” risposi, sentendo il cuore accelerare.
Ci spogliammo in fretta, lasciando i vestiti sulla sabbia. Giulia si sfilò il bikini con una lentezza provocante, rivelando una pelle liscia e lucente sotto la luna. Il mio cazzo era già duro, e notai che anche Luca stava trattenendo a fatica l’eccitazione.
L’Inizio del Piacere
Entrammo in acqua. Le mani di Giulia trovarono subito il mio corpo, scivolando sulla mia pelle bagnata. La sua bocca si avvicinò alla mia, e il bacio fu un’esplosione di desiderio. Sentii le mani di Luca sulle sue spalle, e poi le nostre bocche si alternarono sul suo corpo.
“Siete delle puttane bollenti,” sussurrò Giulia con voce roca, guardandoci con occhi pieni di lussuria.
Il gioco si intensificò. Luca si spostò dietro di lei, afferrandole i fianchi. Le sue dita si insinuarono tra le gambe, trovando la sua figa già bagnata e pronta. Io mi concentravo sul suo seno, leccando e mordicchiando i suoi capezzoli duri, mentre lei gemeva senza pudore.
Esplorazione Totale
Luca la penetrò da dietro, facendola gridare di piacere. “Sì, cazzo, così!” esclamò, mentre io mi inginocchiavo davanti a lei. La mia lingua trovò la sua clitoride gonfia, leccandola con voracità. Ogni gemito che le usciva dalle labbra mi rendeva ancora più duro.
“Sei una troia fantastica,” le dissi, guardandola negli occhi. Lei sorrise, afferrandomi per i capelli e spingendomi ancora più forte contro la sua figa.
Il Culmine
Non c’era più vergogna, solo desiderio puro. Mi alzai e mi infilai dentro di lei, mentre Luca si spostò per darle piacere con la bocca. Era un gioco sincronizzato, ogni movimento studiato per portarla al limite. Il suo corpo tremava, e il suo orgasmo fu esplosivo, un urlo che si perse tra le onde.
Non ci fermammo. Cambiammo posizione, esplorando ogni angolo dei nostri corpi, spingendoci sempre oltre. Il sudore si mescolava all’acqua salata, e il piacere sembrava non finire mai.
Il Ritorno alla Realtà
Alla fine, crollammo esausti sulla sabbia, le risate soffocate dal fiato corto. Il mare continuava a cantare la sua melodia, complice del nostro segreto. Quella notte rimase scolpita nelle nostre menti, un ricordo proibito e indimenticabile.