L’Inizio di un Desiderio
Mi chiamo Luca, e sono sempre stato attratto dal proibito, dal gusto del rischio. Nel mio ufficio, c’era questa collega, Valentina, una vera bomba sexy, con i suoi capelli rossi e le curve mozzafiato. Ogni suo movimento era una tentazione, un invito silenzioso a esplorare il lato oscuro del desiderio.
Per settimane, ci siamo lanciati sguardi furtivi, sorrisi maliziosi, gesti appena accennati. Potevo sentire la tensione sessuale tra di noi, un’elettricità che caricava l’aria ogni volta che ci incrociavamo.
La Prima Mossa
Una sera, dopo una riunione estenuante, ci ritrovammo soli in ufficio, il silenzio interrotto solo dal ticchettio delle tastiere e dal ronzio del condizionatore. L’atmosfera era carica, la tensione palpabile.
Valentina si alzò dalla sua scrivania, i suoi tacchi risuonando sul pavimento come un richiamo seducente. Si diresse verso la macchina del caffè, la sua gonna attillata che delineava le sue lunghe gambe. Non potei fare a meno di guardarla, il mio desiderio che cresceva a ogni suo movimento.
Mentre versava il caffè, si voltò, i suoi occhi verdi incontrando i miei. Sorridemmo, un sorriso complice, come se avessimo condiviso un segreto. In quel momento, sapevo che dovevo fare la mia mossa.
La Notte di Passione
“Andiamo a prendere una boccata d’aria?” le chiesi, la mia voce bassa e roca.
Valentina annuì, il suo sguardo carico di promesse. Uscimmo dall’ufficio, il vento notturno che giocava con i nostri capelli. Camminammo in silenzio verso un parco vicino, un luogo buio e isolato, perfetto per i nostri desideri.
Appena arrivati, ci gettarono l’uno nelle braccia dell’altra, i nostri corpi affamati di piacere. Ci baciammo appassionatamente, le nostre lingue che danzavano in un ritmo selvaggio. Potevo gustare la sua dolcezza, il suo sapore di caffè e lussuria.
Le mie mani esplorarono il suo corpo, accarezzando le sue curve attraverso la maglia attillata. Abbassai la zip della sua gonna, rivelando la sua mutandine di pizzo nero. La feci girare, premendo il mio corpo contro il suo, e iniziai a baciare il suo collo, provocando gemiti soffocati.
“Bastardo, mi fai impazzire,” gemette lei, le sue unghie affondavano nella mia schiena.
La sollevai, portandola contro un albero, i suoi seni pieni premuti contro di me. “Ti voglio, adesso,” sussurrai, la mia voce roca.
Si morse il labbro inferiore, il desiderio nei suoi occhi. “Anche io, prendimi,” rispose, la sua voce tremante.
L’Unione Proibita
Con un movimento fluido, le alzai la gonna, scoprendo la sua intimità bagnata. Spinsi dentro di lei, sentendo il calore della sua stretta vellutata.
Gememmo all’unisono, il piacere che ci travolgeva. I nostri corpi si muovevano in armonia, i suoi gemiti che riempivano la notte. La penetrai più profondamente, più intensamente, sentendo le sue pareti avvolgermi in una morsa di piacere.
“Cazzo, sì, più forte,” gemette Valentina, le sue mani afferrando i miei glutei.
La accontentai, spingendo con tutta la mia forza, i miei colpi che la portavano verso il culmine. I suoi seni tremavano, i suoi respiri affannosi, mentre il mio membro la penetrava in profondità.
“Vieni con me,” sussurrai, le mie mani che afferravano i suoi fianchi.
Raggiungemmo l’orgasmo insieme, un’esplosione di piacere che ci unì in un momento di pura estasi. I nostri corpi tremarono, scossi dall’intensità dell’esperienza.
Il Segreto Condiviso
Ci abbracciammo, i nostri corpi sudati ancora uniti. Il nostro respiro affannoso riempiva il silenzio della notte.
“Questo deve rimanere il nostro segreto,” sussurrai, il mio viso nascosto nei suoi capelli rossi. “Ma voglio ripetere questa follia.”
Valentina sorrise, il suo sorriso malizioso che mi mandò in estasi. “Il nostro piccolo segreto,” rispose, accarezzandomi il viso. “Ma credimi, voglio farlo ancora, e ancora.”
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