Io e la mia cliente scambio di favori

La sera era avvolta in un’atmosfera di seduzione, con luci soffuse e musica sensuale che riempivano il mio studio. Mi preparavo per l’ultimo appuntamento della giornata, un massaggio speciale che avevo promesso a una cliente affezionata. La porta si aprì, rivelando la figura alta e slanciata di Sofia, una donna di trent’anni, dai capelli castani e occhi verdi penetranti. Indossava un cappotto di lana nero, che lasciò cadere sulle mie poltrone, mostrando un abito di velluto bordeaux che accentuava le sue curve femminili.

“Buonasera, Sofia,” dissi con un sorriso accogliente. “Entra e rilassati. Stasera è tutta dedicata a te.”

Lei mi sorrise, i suoi occhi brillavano di anticipazione. “Non vedo l’ora, Giulia. Ho sentito parlare del tuo tocco magico, e sono pronta a lasciarmi andare.”

Mi avvicinai, prendendo il suo cappotto e appendendolo nell’armadio. “Allora, sei pronta per un’esperienza indimenticabile. Ti farò provare sensazioni che ti lasceranno senza fiato.” La mia voce era bassa e suadente, e i miei occhi riflettevano il desiderio che provavo.

Sofia emise un gemito sommesso, le sue pupille si dilatarono di eccitazione. “Non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserverai, Giulia. Sono tutta tua.”

La guidai verso il tavolo da massaggio, dove petali di rosa e oli aromatici creavano un’atmosfera paradisiaca. “Sdraiati qui, Sofia. Chiudi gli occhi e affidati alle mie mani.”

Obbediente, si stese sul tavolo, il velluto del suo abito accarezzava la sua pelle morbida. Le sue curve sensuali e il suo profumo naturale mi attraevano irresistibilmente. Iniziai a massaggiarle le spalle, le mie mani esperte scivolavano sul velluto, facendola gemere dolcemente.

“Rilassati, Sofia. Lascia che le mie mani ti guidino in un viaggio di piacere,” sussurrai vicino al suo orecchio, facendo rabbrividire la sua pelle. Le mie dita trovarono il modo sotto il velluto, scoprendo la calda nudità della sua pelle.

Sofia emise un gemito più intenso, il suo corpo si arcuò per incontrare il mio tocco. “Oh, Giulia… sì…”

Le mie dita esplorarono la sua schiena, seguendo la colonna vertebrale, facendo scaturire gemiti di piacere. “Ti piace, vero?” La mia voce era roca, carica di desiderio.

“Sì…” mormorò, la sua voce un misto di piacere e richiesta. “Non fermarti…”

Mi spostai verso il basso, le mie mani accarezzarono i suoi fianchi, le sue cosce, facendo tremare il suo corpo. “Sei meravigliosa, Sofia. Voglio farti provare estasi inimmaginabili.”

Lei gemette, le sue mani afferrarono il bordo del tavolo. “Oh, Giulia… per favore…”

Il mio tocco divenne più audace, le mie dita trovarono il centro del suo piacere, stimolandola con movimenti circolari. “Ecco, qui… è questo che desideri?”

“Sì… sì…” gemette Sofia, il suo corpo era un mare in tempesta, travolto dal piacere. “Più… forte…”

Obbedii, aumentando la pressione, le mie dita danzavano sul suo punto sensibile, facendola ondeggiare sul tavolo. I suoi gemiti riempirono la stanza, una sinfonia di piacere e desiderio. “Oh, Giulia… non… fermarti…”

Le sue parole alimentarono il mio desiderio, il mio corpo vibrava di eccitazione. Mi chinai, le mie labbra trovarono le sue, in un bacio appassionato. Le nostre lingue danzarono insieme, esplorando, assaporando, reclamando. Il bacio divenne più intenso, i nostri respiri affannosi si unirono in un unico respiro.

Mi allontanai lentamente, i nostri respiri irregolari riempivano la stanza. “Ora, Sofia, voglio che ti abbandoni completamente. Voglio sentirti sussurrare il mio nome mentre ti perdi nel piacere.”

Lei gemette, le sue mani afferrarono i miei capelli. “Giulia… per favore…”

Il mio tocco divenne più deciso, le mie dita danzavano con ritmo crescente. “Lasciati andare, Sofia…”

Il suo corpo si contorse, i suoi gemiti divennero più acuti. “Giulia… adesso… oh…”

L’orgasmo la travolse, le sue pareti si contrassero intorno alle mie dita, bagnandole di piacere. I suoi gemiti riempirono la stanza, una melodia dolce e selvaggia. “Giulia…”

Mi abbassai tra le gambe di Sofia, il suo profumo naturale era un richiamo irresistibile. Le sue labbra vellutate mi invitavano, promettendo piaceri inimmaginabili. Iniziai la mia danza, le mie labbra sfiorarono la sua intimità, assaporando la sua essenza.

I miei baci erano delicati, esplorando ogni piega, ogni gemma sensibile. La mia lingua danzava, trovando il suo pulsante del piacere, stimolandola con movimenti circolari. Sofia gemeva, il suo corpo tremava sotto il mio tocco. “Oh, Giulia… sì… proprio lì…”

La sua voce era un misto di piacere e supplica. “Non… fermarti…”

Il mio desiderio cresceva, alimentato dai suoi gemiti e dalla sua risposta. Le mie labbra e lingua diventarono più audaci, esplorando ogni piega, ogni recesso del suo piacere. I miei baci si fecero più intensi, succhiavo e mordicchiavo delicatamente, facendo scattare in lei gemiti di piacere. Le mie dita si unirono alla mia danza, esplorando i suoi seni, le sue cosce, mentre la mia bocca continuava il suo rituale di piacere.

Sofia gemeva, il suo corpo era un arazzo di sensazioni. “Giulia… ti prego… più…”

Obbedii, aumentando l’intensità, la mia lingua danzava con ritmo crescente. I suoi gemiti riempirono la stanza, una sinfonia di piacere puro. “Oh, Giulia… sì… non… fermarti…”

La sua voce era una preghiera, il suo corpo un invito aperto. Il mio desiderio si liberò, un fiume in piena. La mia lingua danzava con più fervore, esplorando ogni recesso della sua intimità. I suoi gemiti divennero più acuti, il suo corpo si contorceva sotto di me.

“Oh, Giulia… adesso… sì…”

L’orgasmo la travolse, le sue pareti si contrassero intorno alla mia lingua, bagnandomi con il suo piacere. I suoi gemiti riempirono la stanza, una musica di estasi. “Giulia…”

Mi chinai, baciando dolcemente la sua pelle, assaporando il suo sapore. “Sei incredibile, Sofia. E questo è solo l’inizio…”

Il mio cunnilingus era un’arte, una danza di piacere che portava Sofia in un viaggio di scoperta del suo corpo. La mia lingua e le mie labbra erano strumenti di piacere, guidando entrambi verso un’estasi condivisa. Questa danza intima era una fusione di desiderio e piacere, un rituale antico come il tempo.

La aiutai ad alzarsi, il suo corpo tremava ancora di piacere. La guidai verso il divano, dove il velluto del suo abito scivolò via, rivelando la sua nudità. La aiutai a sdraiarsi, la sua pelle era calda e luminosa, un invito irresistibile.

Mi abbassai su di lei, le mie mani esplorarono le sue curve, le sue cosce, i suoi seni pieni. “Sei bellissima, Sofia. Voglio esplorare ogni parte di te.”

Lei gemette, le sue mani afferrarono i miei fianchi, attirandomi verso di lei. “Giulia… ti prego, non aspettare…”

Il mio desiderio divampò, un fuoco che chiedeva di essere alimentato. Mi posizionai tra le sue cosce, la mia intimità pulsava contro la sua. “Voglio sentirti, Sofia.”

“Sì… ti prego…” gemette, le sue mani guidarono il mio desiderio verso di lei.

Mi muovevo lentamente,  unendo i nostri corpi in una connessione intima. Lei gemette, il suo corpo si arcuò per incontrare il mio. “Oh, Giulia… così…”

Le mie mani esploravano ogni parte di lei, i suoi seni, i suoi fianchi, le sue cosce. La mia bocca trovava i suoi seni, succhiando e mordicchiando delicatamente. Lei gemeva, il suo corpo rispondeva a ogni mio tocco, ogni mio bacio.

Il ritmo aumentava, i nostri corpi danzavano insieme, una danza primordiale di piacere. I suoi gemiti si facevano più intensi, il mio nome diventava una supplica sulle sue labbra. “Giulia non… fermarti…”

Il mio desiderio era incontenibile, un’onda che chiedeva di infrangersi. Le nostre menti e corpi erano uniti, un unico essere di piacere. L’orgasmo ci travolse, le mie mani affondate nei suoi capelli, i nostri corpi tremavano, un’unica entità di piacere.

Cademmo insieme, i nostri respiri affannosi riempivano la stanza, una sinfonia di passione e soddisfazione. Ci abbracciammo, i nostri cuori battevano all’unisono. “Sofia, sei stata straordinaria,” dissi, baciando dolcemente la sua fronte.

Lei sorrise, i suoi occhi brillavano di piacere e affetto. “Giulia, questo è stato il massaggio più speciale che io abbia mai ricevuto. Ti devo un favore…”

Il mio sorriso era malizioso, pieno di promesse. “Oh, davvero? E di cosa si tratta, cara Sofia?”

La sua voce era bassa e seducente. “Voglio ricambiare il favore, Giulia. Voglio farti provare lo stesso piacere che hai donato a me…”

Il mio desiderio si riaccese, un fuoco che chiedeva di essere riacceso. “Oh, davvero? E come pensi di farlo, Sofia?”

Lei si alzò, la sua nudità era un invito irresistibile. “Te lo mostrerò, Giulia. Ti farò provare piaceri che non hai mai immaginato…”

Quella notte fu un vortice di piaceri, dove Sofia mi guidò in un viaggio di scoperta. Le sue mani e bocca esplorarono ogni parte di me, il suo corpo diventò il mio paradiso. Ci abbandonammo l’una all’altra, una danza di piacere e desiderio, creando una connessione intima che andava oltre il semplice massaggio.

Scritto da: Monica

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